
Tagliare l’erba del prato è la classica operazione che, eseguita dagli altri, sembra facile da portare a termine. Una volta armati di decespugliatori, tosaerba et similia e pronti a realizzare una vera e propria opera d’arte, falliamo però miseramente. Per non parlare poi dei sacrifici e della noia che questa piccola corvée porta con sé: perdere del tempo sotto il sole cocente, affaticare gambe e schiena e magari rinunciare a qualche piacevole svago.
Però qualcosa sta cambiando. Per fortuna infatti esistono ormai delle soluzioni alternative per occuparsi del prato, soluzioni meno faticose, meno impegnative e, soprattutto, che ci costringono ad occuparci del giardino con minore frequenza. Curiosi eh? Vediamo di cosa si tratta.
Tagliare l’erba del prato: perché è necessario?
Tagliare l’erba del prato, piacevole o noioso che sia, è necessario. Perché? Beh, innanzitutto per evitare di trasformare gli spazi verdi di casa in una “selva selvaggia”. Tra l’altro se il prato arrivasse addirittura a germogliare e fiorire, finirebbe per indebolirsi ed assumere un aspetto davvero poco piacevole alla vista. C’è poi da dire che tagliare l’erba significa stimolare l’accestimento, ossia il riempimento orizzontale del prato. In questa maniera le erbe infestanti faticano ad attecchire, crescere e proliferare.
Ma con che frequenza bisogna occuparsi della faccenda? Non esiste una regola ferrea: molto dipende infatti dal tipo di graminacea che abbiamo scelto di piantare, dalla temperatura registrata, dal tasso di umidità, dalla stagione, dal quantitativo di acqua ricevuto dall’erba, dal tipo di concimazione prescelta e così via. In linea di massima perciò in estate sarà necessario agire ogni settimana, massimo ogni 14 giorni, tagliando di appena un paio di centimetri il prato. Un’ulteriore intervento sarà necessario se le foglie superano di circa 3 centimetri l’altezza del taglio precedente.
Mese dopo mese: ecco cosa fare
Una bella notizia: da novembre a febbraio possiamo dedicare i sabati e le domeniche a qualcosa che non sia la cura del prato. Da marzo in poi però bisognerà riprendere in mano tosaerba&Co. Già all’inizio del mese al sud, magari a fine mese al nord, l’erba necessiterà di un’accorciatina: avrà raggiunto i 7 centimetri di altezza e sarà bene sfoltirla per aiutare il prato ad uscire dal suo periodo di letargo. Il taglio comunque non sarà particolarmente aggressivo: eliminerà soltanto i nuovi getti.
Tra aprile e maggio invece gli steli inizieranno a crescere esponenzialmente e quindi sarà meglio provvedere ad un taglio che li livelli sui 2-5 centimetri. Con l’arrivo di giugno e fino a settembre il taglio avverrà ogni 10/20 giorni e lascerà il prato ad un’altezza di 4 centimetri al massimo. Tra settembre ed ottobre ci si comporterà come in primavera, mentre tra fine ottobre ed inizio novembre si eseguirà un taglio molto basso. Attenzione: prati troppo ombreggiati andranno lasciati un po’ più lunghi, basterà un’aggiunta di un paio di centimetri ai valori sopra indicati.
Segreti del mestiere: come si taglia?
Eseguire una buona tosatura significa rendere bello e sano il prato di casa. Perché ciò accada è necessario conoscere alcuni trucchi del mestiere. Innanzitutto meglio non agire mai né a terreno secco ed asciutto né tantomeno a prato bagnato. Per questo motivo l’ideale sarebbe procedere intorno alle 17 in piena estate, alle 14 durante il resto dell’anno. Inoltre è bene accertarsi che le lame dei tagliaerba siano sempre ben affilate. Infine ricordiamoci di cambiare direzione di tosatura ad ogni intervento.
Gli attrezzi del mestiere: il decespugliatore
Il decespugliatore è una macchina utile a curare l’aspetto (e la salute) di prati particolarmente estesi (oltre 1000 mq!). Quest’attrezzo è irrinunciabile, soprattutto in presenza di dislivelli e di arbusti particolarmente tenaci o difficili da trattare. Il decespugliatore, spesso paragonato al tagliabordi, è a differenza di quest’ultimo privo di cavo, ma anche più potente e versatile.
In rapporto ad esso però è un po’ più rumoroso e pesante, necessita di una maggiore manutenzione, emette gas di scarico ed è tendenzialmente più pericoloso da utilizzare. I decespugliatori possono essere ad asta rigida o spalleggiati, avere impugnature circolari, molto facili da manovrare, o a manubrio, meno controllabili ma pensate per le superfici particolarmente estese. Sulla pagina del sito trovaiprezzimigliori.it sono presenti molti prodotti di ottima qualità.
Ed il classico tosaerba?
Tagliare l’erba del prato con un tosaerba classico significa scegliere tra motori a scoppio, elettrici o a batteria. I primi (è il caso anche di rider e trattorini) si adattano a superfici medio-grandi (400-1000 e più mq), gli altri a piccoli spazi. All’atto dell’acquisto sarà bene valutare con attenzione la dimensione del cestello (più grande è e meglio sarà), le dimensioni, la maneggevolezza e la facilità d’uso del prodotto. Attenzione alla presenza della funzione mulching poco utile nelle zone più umide ed uggiose, fondamentale altrove.
Trimmer e tagliabordi per rifinire i bordi
Per rifinire i bordi poi potrebbero tornare utili trimmer e tagliabordi, da acquistare in sostituzione delle classiche cesoie quando l’estensione dei suddetti bordi è superiore ai 100 metri lineari. Accertiamoci però della presenza di manico telescopico, della regolabilità dell’inclinazione, della maneggevolezza e della dotazione di sistemi di sicurezza.
Pensa a tutto il robot!
Se poi di tosare prati non abbiamo tempo e voglia, possiamo ricorrere al robot tosaerba. Basterà delimitare l’area di intervento con tanto di picchetti e cordino, programmare l’apparecchio ed aspettare che questo gingillo faccia il resto. Comodo, no?