Dopo le tendenze negative dello scorso anno causante principalmente dalla pandemia relativa al covid-19, l’export delle imprese sarde ha fatto registrare dei numeri confortevoli e ricchi di buone prospettive per il futuro. Infatti, i dati inerenti la prima parte dell’anno mettono in mostra l’ottimo lavoro svolta nell’isola, in quanto la Sardegna risulta essere la regione italiana che ha avuto in assoluto la crescita più importante, superando anche le performance di regioni più blasonate in questo campo come la Lombardia e il Veneto.
Quali sono i prodotti sardi più amati nel mondo?
La Sardegna, oltre a essere conosciuta in tutto il mondo per la bellezza del suo mare e delle sue spiagge, viene particolarmente apprezzata anche per i prodotti tipici locali. Essendo un’isola, nel corso della sua storia è riuscita a mantenere più facilmente le tradizioni culinarie, come ad esempio il famoso pane carasau. Essendo poi una regione ricca di pastori (in Sardegna è presente circa un terzo dell’intero patrimonio ovino e caprino italiano) si registra una cultura importante per ciò che riguarda carni e formaggi locali.
Di quanto è cresciuta l’esportazione dei prodotti sardi?
L’incremento delle esportazioni in Sardegna è stato particolarmente importante per quanto riguarda le piccole imprese: infatti la crescita rispetto al 2020 è stata superiore al 41%, mentre quella in relazione al 2019 è stata addirittura del 62%, come emerso dall’analisi Istat effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese. Questi dati si traducono con un controvalore di ben 331 milioni di euro ricavati dal mercato estero. Numeri supportati anche dal mercato online, dove sono presenti tanti e-Commerce dedicati ai prodotti tipici sardi, come ad esempio questo.
Le categorie che hanno registrato un incremento più significativo sono principalmente due: metalliferi e alimentari. Nel primo caso si è avuto un controvalore pari a 234 milioni di euro, grazie a un incremento del 108% in relazione allo stesso periodo inerente il 2019. Nel secondo caso, invece, l’aumento rispetto al 2019 è stato di circa il 14%, portando ad avere un controvalore di 77 milioni di euro.
Purtroppo c’è da registrare anche una diminuzione di vendite in altri settori come quelli dei mobili e del legno in generale, con un deficit rispettivamente del 43% e del 25% rispetto al 2019.
In generale, rispetto all’anno precedente, l’export totale prodotto dalle aziende sarde ha subito una crescita importante che va di poco a superare il 52%, corrispondente a circa 2,5 miliardi di euro di prodotti piazzati nei territori non appartenenti all’Italia. D’altro canto, però, il paragone con il 2019 è ancora negativo, in quanto rispetto allo stesso periodo si registra una diminuzione dell’esportazione pari al 5,2%.
Ad ogni modo, i dati registrati in questo periodo fanno ben sperare e di conseguenza mettono in luce il notevole lavoro effettuato dalle imprese sarde in questo storico momento per mettersi in risalto nel mercato globale. L’auspicio è che questo trend possa confermarsi nei prossimi anni, in modo tale da poter sia far conoscere a tutto il mondo le qualità dei prodotti presenti in questa regione sia far riprendere in maniera definitiva l’economia della Sardegna.