Il mondo politico e culturale italiano è rimasto orfano, nel terribile incidente aereo del 10 marzo del volo Ethiopian Airlines 302, di un protagonista delle politiche culturali italiane, l’assessore regionale siciliano ai Beni culturali, Sebastiano Tusa.
Archeologo, dall’11 aprile 2018 fino alla morte ha ricoperto la carica di assessore ai Beni Culturali per la Regione Siciliana, affiancando l’incarico politico al ruolo di professore di paletnologia presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Grande cordoglio nel mondo politico e culturale italiano, in particolare nella regione Sicilia, dove il Professioe operava ed era molto apprezzato per le sue capacità, il grande equilibrio, la passione con cui affrontava il proprio lavoro.
Una tragedia immane
Il professor Sebastiano Tusa si trovava sull’aereo Ethiopian Airlines 302, precipitato poco dopo il decollo, ed è una delle otto vittime italiane che si trovavano sul velivolo dirette a Nairobi: l’archeologo avrebbe dovuto prendere parte a una conferenza internazionale di archeologia organizzata dall’UNESCO a Malindi, in qualità di esperto nel settore dell’archeologia marina.
La notizia della scomparsa dell’archeologo è stata confermata da Travelnostop.com nel pomeriggio della tragedia.
Il mondo politico e culturale si è stretto al lutto della moglie, Valeria Patrizia Livigni.
Sebastiano Tusa
Tante le espressioni di cordoglio, quante quelle che hanno delineato un ritratto di Sebastiano Tusa come un uomo integerrimo, impegnato, competente e rigoroso, innamorato della sua terra, del suo lavoro e della cultura, dei quali si era messo a servizio in modo serio e determinato.
Non solo uno dei più importanti archeologi a livello mondiale, ma soprattutto una persona che ha lasciato un grande vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Sebastiano Tusa ha dedicato tutta la sua vita al recupero e alla valorizzazione del patrimonio archeologico della Sicilia, sia nella veste di studioso come assessore regionale ai beni culturali, incarico nel quale aveva riconfermato il suo grande impegno e la sua non comune sensibilità per il patrimonio comune.
Le commemorazioni
Molti eventi che hanno avuto luogo in questi giorni in Sicilia hanno dedicato momenti di commemorazione per Sebastiano Tusa.
La settantaquattresima edizione del Mandorlo in fiore di Agrigento, nella Valle dei Templi, si è conclusa con una cerimonia sotto tono, senza esibizione finale. La cerimonia, che avrebbe dovuto portare dopo balli, musica e canti all’assegnazione del Tempio D’oro, si è aperta con un minuto di silenzio dedicato alle vittime dell’incidente aereo.
La IV edizione di “Capitale iblea della Cultura” si è svolta all’insegna della commozione, con le poesie di due autori palestinesi lette dall’attore Biagio Barone in onore dell’archeologo siriano Khaled al-Asaad, trucidato dall’Isis a Palmira, e di Sebastiano Tusa.
Anche l’inaugurazione del TAR di Palermo si è aperta con un momento di commemorazione per l’assessore Sebastiano Tusa, insieme a quella di Guglielmo Serio e Giorgio Giallombardo, presidenti del Tar Palermo che sono passati a miglior vita e che hanno rappresentato il pilastro del tribunale amministrativo negli anni passati.
Il comune di Patti nella persona del Sindaco Giuseppe Mauro Aquino insieme al Direttore artistico del Tindari Festival, Anna Ricciardi, dedicheranno la prossima edizione di Tyndaris Augustea, l’evento culturale all’interno degli scavi dell’antica Tyndaris, al l Professore Sebastiano Tusa.
Tra i suoi progetti rimasti in sospeso vi era anche la costituzione del Parco Archeologico di Tindari, che avrebbe dato un nuovo avvio alla valorizzazione di uno dei siti più affascinanti della Sicilia Antica.